Potevamo farci mancare, nel cinquecentesimo anno dalla morte, un concerto su Leonardo da Vinci? No, ovviamente.
E potevamo non cantare in un ambiente dove l’Arte è padrona di casa? Neanche per idea!
Ed eccoci ad Orani, lo scorso 9 novembre, nelle sale del meraviglioso museo dedicato a Costantino Nivola, circondati e avvolti dai colori dei dipinti, dalle geometrie delle sculture dell’artista a parlare e cantare all’attento pubblico, di Leonardo, della sua musica e della musica nelle corti italiane e francesi del suo periodo.
Un suggestivo percorso musicale che attraversa il Rinascimento toccando alcuni fra i temi cari a Leonardo: i moti dell’animo, la natura, il sacro. Le composizioni dei più importanti musicisti dell’epoca – dalla chanson francese per la letteratura profana al mottetto per la letteratura sacra – appaiono come “quadri sonori” con un’idea precisa di bellezza che rimanda ai concetti di armonia, equilibrio e simmetria. Concetti presenti in tutta l’arte rinascimentale. Le musiche proposte ci riportano idealmente fra i luoghi in cui Leonardo visse e operò: le corti di Italia e Francia che, come noto, furono importanti centri d’irradiazione culturale. Nella vivacità del contesto europeo gli italiani si distinsero sempre come massimi interpreti. Il caso esemplare nel mondo musicale fu quello di Giovanni Pierluigi da Palestrina definito, già in vita, Princeps musicae.