IV appuntamento: Johannes Brahms

serate di musica e poesia del XIX secolo
CVN in collaborazione con la Scuola Civica di Musica”Antonietta Chironi” di Nuoro
III appuntamento: Felix Mendelsohnn Bartholdy

serate di musica e poesia del XIX secolo
CVN in collaborazione con la Scuola Civica di Musica”Antonietta Chironi” di Nuoro
La IX edizione di Cantus, rassegna itinerante finanziata dalla Fondazione di Sardegna, si apre con un progetto Erasmus di respiro internazionale che permetterà al Complesso Vocale di Nuoro di condividere la passione del canto corale con il Graz Conservatory Chamber Choir diretto da Franz Maria Herzog, prestigioso direttore e compositore austriaco.
“Bergstimmen/Voci di montagna” questo il titolo scelto per il progetto: un incontro delle tradizioni musicali stiriane, fortemente radicate nel territorio, con quelle della Sardegna.
Intrecci di musiche popolari che si mescolano con orgoglio a quelle di carattere colto e offrono al CVN, ancora una volta, una straordinaria occasione di crescita umana e culturale.
Dopo il coro irlandese Ancòr, a Nuoro nel luglio dello scorso anno, la nostra città si arricchirà della presenza del Graz Conservatory Chamber Choir che offrirà agli appassionati di canto corale un concerto con un programma ricco e particolarmente interessante.
Domenica 13 aprile alle ore 19.00, nell’Auditorium della Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” di Nuoro, diretta da Andrea Ivaldi, il coro di Graz diretto dal Maestro Franz Herzog terrà il concerto “Water night” – a cura dell’Ente Musicale di Nuoro – a cui, nell’ultima parte, si unirà il Complesso Vocale di Nuoro guidato dalla Maestra Franca Floris.
CANTUS 2025 IX EDIZIONE
Polifonie a San Mauro
La IX edizione di Cantus, rassegna itinerante finanziata dalla Fondazione di Sardegna, prosegue il suo cammino e si ferma nel santuario campestre di Santu Mauru* di Sorgono. Situato nei pendii del monte Linas, a pochi km da Sorgono, Santu Mauru è ubicato in uno scenario paesaggistico davvero suggestivo impreziosito da maestosi boschi di castagno e siti archeologici di grande interesse come quello di Biru ‘e Concas**, straordinario raggruppamento di menhir definito, non a caso, ‘Stonehenge sarda’.
Dopo “Bergstimmen/Voci di montagna”, il progetto Erasmus tra il CVN e il Graz Conservatory Chamber Choir diretto da Franz Maria Herzog, prestigioso direttore e compositore austriaco, è la volta di Polifonie, concerto a cappella in collaborazione con il coro maschile Santu Mauru di Sorgono, diretto dal giovane Maestro Salvatore Bua, che aprirà il concerto, previsto per le ore 18.30, subito dopo la Santa Messa, con l’esecuzione di alcuni brani tratti dal proprio repertorio di ispirazione popolare.
Il programma del CVN, con una selezione di brani che spaziano dal Riascimento ai nostri giorni, offrirà un omaggio al princeps musicae Giovanni Pierluigi da Palestrina nel 500mo anniversario della sua nascita.
E allora, se il 28 giugno, dopo una passeggiata tra i boschi e i Menhir del Mandrolisai, volete chiudere la giornata in bellezza, non dovete che venire alle 18.30 a Santu Mauru!
Ajo!
*Il santuario campestre di San Mauro si trova a poca distanza dal centro abitato di Sorgono, ai piedi del monte Lisai. Si presenta come un piccolo villaggio circondato da mura, dove trovano spazio le abitazioni destinate ai pellegrini, i porticati per il bestiame e al centro la grande chiesa. Il tempio costruito dai monaci benedettini nel XIII secolo, modificato e ampliato nel corso dei secoli successivi, presenta caratteri gotico-catalani, manieristi e barocchi. La pianta a navata unica è conclusa da presbiterio quadrangolare sopraelevato. La grande navata è scandita in sei campate da archi a sesto acuto, su cui si aprono una serie di nicchie di gusto palladiano; mentre nel presbiterio è posto l’altare maggiore in stile barocco, nella cui nicchia è conservata la statua di san Mauro. All’esterno i grandi contrafforti reggono la struttura e la copertura, sottolineando la suddivisione interna in campate. La facciata, in conci squadrati di trachite, è racchiusa tra contrafforti angolari e conclusa da terminale piano merlato. Nel prospetto si aprono il portale manierista, delimitato da colonne classiche che sorreggono l’architrave con timpano curvilineo, e grande rosone gotico con cornice modanata e sopracciglio retto da angeli. La facciata è anticipata da ampia scalinata che congiunge l’edificio con il piazzale antistante, caratterizzata dalla presenza di due leoni che reggono gli scudi d’Aragona.
Da Sardegna Turismo, sito ufficiale del turismo della Regione Sardegna
**Al centro esatto dell’Isola c’è un luogo che emana sacralità e genera suggestione. Le percepirai chiaramente visitando il più straordinario raggruppamento di menhir del Mediterraneo, il parco archeologico di Biru ‘e Concas, che letteralmente significa ‘sentiero delle teste’, comunemente è definito ‘Stonehenge sarda’. Sorge a pochi chilometri da Sorgono, borgo immerso nei boschi del Mandrolisai, la più occidentale delle Barbagie. Al suo interno ammirerai circa duecento grossi massi scolpiti e levigati fino a ottenere una forma ogivale: i più antichi, proto-antropomorfi, risalenti al Neolitico recente (3500-2800 a.C.), quelli più lavorati e stilizzati, antropomorfi, da collocare nell’Eneolitico (2700-1700 a.C.). In sostanza, i monumenti megalitici sono pietre sacre ‘allungate’, un tempo conficcate (perdas fittas), che, per certo, rappresentano simboli fallici della fertilità evocanti la dea Madre, primordiale divinità prenuragica, e, forse, ricorderebbero le figure mitiche ed eroiche degli antenati.
Da Sardegna Turismo, sito ufficiale del turismo della Regione Sardegna